martedì 29 aprile 2014
The Easter Egg Revenge
Quando non ci speravo più, è successo. Mi ero rassegnato alla vittoria per knockout dei maledetti conigli pasquali, quando è avvenuto il miracolo. No, non sto parlando delle recenti beatificazioni di papi in ordine sparso.
martedì 22 aprile 2014
The Fucking Golden Easter Bunnies Attack
Porca vacca, non c'è davvero più religione. So che stavate aspettando con ansia il post pasquale, e se non è così siete comunque pregati di lasciarmelo credere. E io non vedevo l'ora di deliziarvi col resoconto di quello che ho trovato nell'uovo pasquale.
sabato 12 aprile 2014
Palle Di Mozart
Sono neo maggiorenne ed è il mio primo viaggio all’estero
con gli amici, un tour dell’Austria appena conclusosi con una devastante notte brava.
mercoledì 2 aprile 2014
Risvegli 8 - Bonus Post (Non Mi Svegliate, Ve Ne Prego)
Lui non apre gli occhi, non parla, non ricorda dove si trova, la sua
identità e nemmeno come si fa a camminare ma si alza comunque. Ad occhi chiusi
si avvia per farsi un caffè ma al terzo barcollante passo inciampa nel filo
dell'aspirapolvere e si schianta sul pavimento a pelle di leone battendo la
testa contro il termosifone. Lei gelida districa il filo dalla sua caviglia e lo rimprovera perché ha tutto sporcato
di sangue dove lei ha appena passato l'aspirapolvere. Lui rinuncia a rialzarsi,
tampona la ferita col Mocho Vileda, si sciacqua la faccia con acqua e candeggina trovati nel secchio a sei centimetri dal suo naso e prosegue strisciando fino alla cucina dove
inizia a sognare un viaggio alato sopra un carro senza ruote trascinato dai cavalli del maestrale. Si scorda del caffè, si rimette in piedi aggrappandosi alla maniglia del frigorifero e versa una lacrima e una birra.
martedì 1 aprile 2014
Risvegli 7 - The Big One
Lui scatta come un pazzo dal letto e si mette a frugare in mezzo ai
vestiti che ha buttato appallottolati sulla poltroncina urlando “Minchia Samantha il terremoto dove cazzo sono i miei boxer dai trovali mica posso
scappare a culo nudo”. Non li trova, si ferma, si guarda attorno, riconosce la sua stanza da letto e si
rende conto di aver urlato così forte da superare il rumore dell’aspirapolvere,
che è cessato una frazione di secondo dopo. E di colpo è completamente sveglio,
lucido, con addosso i boxer e una vaga sensazione di panico. E la donna che, deposto l'aspirapolvere, lo guarda a braccia
conserte sembra più Carrie lo sguardo di Satana (cit.) quando gli chiede “E di grazia, sentiamo, chi sarebbe questa ? Non ricordo un
tuo amico con questo nome”. L’unica risposta nel silenzio tombale mentre prega mentalmente che arrivi una scossa e lo inghiotta è il
ticchettio di una gelida goccia di sudore che scivola dalla fronte sulla
guancia al mento e si schianta al rallentatore sul pavimento.
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